martedì 9 aprile 2013

Digiuno nero, proviamo? Masssiiii!

Complice l'uscita -per Mondadori- del nuovo libro di Umberto Veronesi “La dieta del digiuno” ho deciso: inizio anche io, un giorno a settimana senza cibo...vediamo che succede. Intanto, documentiamoci...

"Chi mi conosce bene mi chiama «il digiunatore»: niente cibo per tutto il giorno, digiuno fino a sera, al massimo un caffè macchiato, qualche volta una spremuta fresca di agrumi e uno yogurt. Il digiuno per me è una scelta di vita da tanti anni, esattamente come il vegetarianesimo". Inizia così l'ultimo lavoro del celebre oncologo, convinto che i tumori si sconfiggano anche a tavola e che un giorno senza cibo assicuri una salute di ferro.

Chi conosce bene me, invece, sa che ADORO mangiare, ma sarà per la stagione che quest'anno non è stata proprio clemente, sarà l'età, sarà che...booh, comunque sta di fatto che gli acciacchi iniziano a farsi sentire. Così mi son detta: BENE, ALLORA PROVIAMO!

Per avere la spinta iniziale cerchiamo di capire intanto quali sono poi i reali benefici per il corpo, perchè va bene la volontà di ferro, la mente che ragiona meglio se lo stomaco non è appesantito, ma in verità, 'sto digiuno, che fa??? Riporto -dopo aver verificato su diversi siti medici- "Il digiuno permette il riposo degli organi interessati alla digestione e trasformazione del cibo, favorendo il riequilibrio del metabolismo e l’eliminazione delle tossine accumulate, dando una sferzata di energia all’intero organismo e stimolando il rinnovamento cellulare. E dato che sangue e linfa si formano proprio attraverso il complesso processo di trasformazione e assorbimento delle sostanze contenute nel cibo, e la maggior della malattie ha origine nel tratto gastro-intestinale, il digiuno può essere considerato un’ottima medicina preventiva".

Quando si parla di digiuno ci si riferisce a quello che si chiama in gergo medico digiuno nero, o riposo alimentare completo, realizzato in un certo intervallo di tempo solo con acqua. Digiunando un giorno alla settimana -questa la frequenza ottimale- offriamo al corpo il tempo necessario per la purificazione. L'acqua -minimo un litro e mezzo nelle 24 ore, ma si può arrivare nche a 3 o 4 litri- per evitare la disidratazione del corpo e il blocco renale.
Per arrivare a sentire tutti gli effetti desiderati è necessario fare digiuno con regolarità; gli effetti cominciano a sentirsi dopo 3-4 mesi e dopo due anni si ottiene la loro stabilità.

Veniamo alla parte meno divertente di tutta la questione: l'inizio del digiuno, leggo da più parti, può essere accompagnato da fenomeni quali mal di testa, vertigini, nausea, stati di debolezza, ecc. tutti segnali che confermano proprio che ci stiamo sbarazzando delle impurità accumulate con un'alimentazione troppo ricca.

Il ritorno alla normalità (dopo 24/36 ore), poi, dovrebbe essere graduale: quindi evitate porchettate o quintali di gelato forti del fatto che avete digiunato per un giorno intero! Il primo pasto dopo il digiuno dovrebbe essere composto di frutta o verdura cruda, evitando cibi pesanti e possibilmente i derivati del latte -più difficili da digerire.

Su un sito di yoga, infine, trovo un approfondimento sulle correlazioni astrologiche tra digiuno e benefici sull'essere:
- il digiuno fatto martedì (giorno situato sotto l’influenza sottile planetaria di Marte): amplifica la mascolinità ed elimina le situazioni di vita che implicano violenza.
- il digiuno fatto mercoledì (giorno situato sotto l’influenza sottile planetaria di Mercurio): permette il successo materiale
- il digiuno fatto venerdì (giorno situato sotto l’influenza sottile planetaria di Venere): favorisce l'assimilazione degli aspetti che riguardano l’amore, l’armonia, la pace interiore e la felicità
- il digiuno fatto domenica (giorno situato sotto l’influenza sottile planetaria del Sole): conferisce uno stato di solarità
...vabbe, ma cavolo, E IO CHE VORREI FARLO DI GIOVEDI???!!! Bah, magari vi racconterò poi di qualche correlazione strana, vedremo...

baci,baci
C.

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